L’industria delle bevande deve ripensare processi e ricette

Nel gennaio 2012 la Francia ha introdotto la cosiddetta “tassa Cola” su tutte le bevande zuccherate o dolcificate. In Ungheria esiste già da settembre 2011 una “tassa sulle patatine” che riguarda anche le bibite dolci. Anche gli Stati Uniti stanno valutando misure analoghe. Queste e altre novità costringono il mondo del beverage a ripensare la composizione e la produzione delle bevande. I cambiamenti e le novità che questa evoluzione porta nella tecnologia di processo saranno in evidenza a drinktec 2013, il salone internazionale delle tecnologie per le bevande e gli alimenti liquidi, dal 16 al 20 settembre 2013 nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera.

Quattro macrotendenze nel comportamento dei consumatori
Attualmente il comportamento nel consumo di bevande analcoliche è caratterizzato da quattro macrotendenze. In fase di acquisto, il consumatore è sempre più attento alla “naturalità”, privilegiando prodotti con ingredienti naturali. Inoltre, preferisce prodotti con effetti benefici sulla salute, le cosiddette “bevande funzionali” che spingono molto sull’innovazione. Naturalità e funzionalità da sole non garantiscono tuttavia la soddisfazione del cliente. Bere deve essere anche un piacere, contraddistinto da un gusto, un aroma e un “mouthfeeling” sensazionali. Inoltre, in una società sempre più mobile, contano molto anche la praticità e la comodità. Queste tendenze si riflettono su tutte le bevande analcoliche, dall’acqua alle bibite, dai succhi ai nettari, dalle bevande energetiche e sportive, ai prodotti a base di tè e caffè.

Succhi
I succhi continuano a crescere in tutto il mondo, con una domanda molto sostenuta per i nuovi prodotti. Nascono così nuove esigenze per le tecnologie di processo. Se in passato si badava soprattutto alla massima potenza e capacità, oggi l’attenzione è puntata sullo sfruttamento ottimale per ottenere le migliori prestazioni. Condizione imprescindibile è il trattamento velocissimo ma delicato dei prodotti, con una lavorazione in assenza di ossigeno. I processi produttivi utilizzati verranno mostrati a drinktec 2013. Su un’area di 88.000 m² ci saranno tutti i maggiori costruttori mondiali di impianti e tecnologie di processo per bevande specifiche o trasversali a diversi prodotti.

Soprattutto per i succhi più costosi della fascia premium, la qualità e il mantenimento della consistenza sono fondamentali. Il settore ha già adottato processi per la produzione di succhi con pezzi di frutta con una lavorazione estremamente delicata. Per realizzare questo tipo di prodotto e per mantenere la struttura della frutta, è essenziale trattare separatamente il succo e i pezzi di frutta. Questi ultimi vengono ad esempio pastorizzati in scambiatori di calore a fascio tubiero separati. Nella produzione di succhi di verdura, le richieste dei consumatori sono analoghe ai succhi di frutta. La priorità in questo caso è la delicatezza del processo di estrazione del succo. Velocità, continuità e bassa ossidazione sono i segreti per la produzione di succhi pregiati con una resa elevata. A drinktec gli operatori del settore possono informarsi e aggiornarsi su processi e tecnologie che rispondono a queste esigenze. Un visitatore su cinque, secondo il sondaggio condotto a drinktec 2009, dichiara di appartenere (anche) al settore dei succhi, e il dato è in aumento. La direttrice del salone Petra Westphal vede in questo “un chiaro segnale che drinktec è diventato un punto di riferimento anche per l’industria internazionale dei succhi di frutta”.

Bibite (soft drink)
Anche le bibite si evolvono verso un contenuto maggiore di frutta e l’uso di ingredienti naturali, costringendo così le aziende a ripensare la propria tecnologia di processo. I nuovi prodotti sono più sensibili alla contaminazione microbiologica, pertanto i produttori devono dotarsi di componenti che possano essere puliti in modo efficiente e sostenibile. Il punto di partenza della produzione è la sala sciroppi. È qui che, mediante processi di dissoluzione, miscelazione, riscaldamento e filtrazione, vengono prodotte le singole varianti di sciroppo che vengono successivamente inviate alla miscelazione delle bevande. A drinktec 2013 molti espositori offriranno informazioni specifiche sulle caratteristiche di precisione, affidabilità, economicità e flessibilità che questi impianti devono avere.
Un’altra componente essenziale della catena di processo è un impianto moderno di preparazione dell’acqua. Un premix omogeneo è infatti fondamentale per la miscelazione degli ingredienti aggiuntivi. Fattori altrettanto importanti sono l’alta qualità del prodotto e la prevenzioni di perdite. A drinktec 2013 verranno mostrati gli sviluppi più recenti per i sistemi sia a lotti sia in continuo. Anche l’autorizzazione dell’UE all’utilizzo dello Stevia come dolcificante alternativo, privo di calorie e innocuo per i denti, richiederà nuove soluzioni nella tecnologia di processo. Soluzioni in questo ambito saranno in vetrina a drinktec 2013.

Tappa obbligata per i produttori di bibite
Piccoli e grandi produttori di bevande analcoliche sfruttano la piattaforma tecnologica di drinktec come punto d’incontro e occasione di scambio di idee con colleghi e concorrenti. Coca-Cola ne è un esempio. Il più grande produttore mondiale di bibite organizza ogni quattro anni a drinktec una sorta di “riunione di famiglia”. Non si tratta solo di rivedersi, come spiega il Dott. Klaus Stadler, Coca-Cola Europe: “Per noi drinktec è il luogo ideale in cui incontrare produttori e fornitori, oltre che per coltivare le relazioni nel settore. Anche i nostri vertici di Atlanta vengono regolarmente a drinktec, così come le aziende di imbottigliamento e i nostri licenziatari di tutto il mondo. I componenti della grande famiglia di Coca-Cola arrivano fino dall’Africa, dall’America Latina, dalla Cina e dall’Australia.”

Acqua
Anche nell’industria dell’acqua sono in atto sviluppi che contribuiscono alla riduzione dei costi e al miglioramento microbiologico del prodotto. Liscia, frizzante o aromatizzata, l’acqua viene prodotta con tecnologie sempre più sofisticate, dal degasaggio, passando per l’aggiunta di anidride carbonica, fino alla filtrazione igienica. Le bevande istantanee e pronte a base di cereali, germogli o radici potranno diventare in futuro sostanze benefiche per la salute dell’uomo e sono destinate ad accrescere il loro ruolo di integratori alimentari. Nel processo di produzione, gli ingredienti pregiati devono essere estratti dalle cellule delle piante e successivamente miscelati alla bevanda. Per quanto riguarda il tè “pronto da bere” e le specialità asiatiche, Euromonitor International prevede che in futuro saranno queste bevande, in virtù del loro apporto benefico, a registrare i tassi di crescita maggiori. L’obiettivo è un trattamento accurato e delicato dell’estratto di tè, unito alla massima resa del prodotto. Nel mercato dei caffè pronti, invece, il gusto predilige attualmente le specialità aromatizzate, ad esempio alla vaniglia o al cioccolato.

Tematiche completamente nuove nella ricerca e sviluppo sono anche il procedimento DCD (Dynamic Cellular Disruption), che potrebbe sostituire almeno in parte gli attuali processi utilizzati nell’industria delle bevande. Il prolungamento della durata degli smoothies con l’ausilio di campi elettrici pulsati è un altro ambito di ricerca molto promettente.
Dal 16 al 20 settembre 2013 drinktec offre l’opportunità di informarsi sugli sviluppi commerciali e sulle applicazioni di queste e molte altre innovazioni tecnologiche. Insomma, la tecnica di processo riserva sempre grandi sorprese.